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Due compleanni prestigiosi caratterizzano il 2006 dei Veterani dello Sport: la data di fondazione della Sezione di Parma (intitolata a Raffaele Tagliani, che fu mitico allenatore della altrettanto famosa Stella Azzurra di atletica leggera) e quella del primo vagito di “Sport Civiltà”, che ebbe culla a Salsomaggiore Terme, cittadina importante per lo sport e non soltanto rassegna della bellezza con “Miss Italia”.
Gli uni (i Veterani) di anni ne compiono quaranta, mentre l’illustre figlioletta (“Sport Civiltà”) ne raggiunge trenta: un bel traguardo per ambedue.
E se i Veterani hanno festeggiato in famiglia, tra amici, il loro compleanno, così non poteva essere per “Sport Civiltà”, assurto ormai a manifestazione che ha saputo scavalcare i confini del Po e dell’Enza per diventare qualcosa di davvero importante.
La splendida cornice del Teatro Regio, tempio dell’opera e dei balletti e per un giorno tempio dello sport, i tanti amici che sostengono l’iniziativa, la fatica dei volontari dell’associazione, la stima della città: sono state tappe conquistate nel tempo da un’idea nata da Ercole Negri, medico e atleta, e da pochi altri che ci credevano.
Ora “Sport Civiltà” è diventata importante e certamente scandisce un periodo altrettanto importante per lo sport parmense in un momento dove scandali, doping, combine, violenza ed altro stanno facendo sicuramente sussultare il “povero” De Coubertin.
Ma “Sport Civiltà” è anche il messaggio che sempre lo sport può essere, o diventare, annuncio di lealtà e di traguardi da raggiungere solo e soltanto con i propri mezzi.
Dopo trent’anni, insomma, lo spirito che anima la manifestazione è sempre quello.
Luciano Campanini
Presidente UNVS Parma
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