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Non ha assolutamente deluso le attese, ma, anzi, se possibile, ha stupito, ancora una volta, tutti i presenti al Teatro Regio, la trentaquattresima edizione del Premio Internazionale «Sport Civiltà». Organizzata, come sempre, dalla sezione di Parma, presieduta da Corrado Cavazzini, è ormai divenuta il «fiore all’occhiello» non solo di Parma, ma di tutta l’Unione Nazionale Veterani dello Sport. Una testimonianza diretta è che oltre al numero uno dei Veterani sportivi, Gian Paolo Bertoni, erano presenti numerosi amici al Teatro Regio, chi da Bari o Milano, chi dalla Toscana o dalla Romagna, più il Presidentissimo Edoardo Mangiarotti, che avrebbe voluto essere con noi e che era effettivamente con noi, nei nostri pensieri. Il Teatro Regio di Parma, splendido scenario della manifestazione, era gremito in ogni ordine di posto, tant’è che sono stati aperti anche i loggioni… L’affetto della gente alla nostra premiazione è presto spiegato: nomi importanti dello sport e della civiltà, giornalisti importanti che conducono o vengono per assistere alla manifestazione, persone comunque disponibili ad incontrare anche i fan, i bambini e gli adulti che li fermano per una foto, un autografo e una chiacchiera insieme. Insomma, un misto tra tradizione e prestigio, tra un mondo che non c’è più e uno che si vuole creare. L’inizio, nel tempio della lirica, è stato con il «botto», con la Corale Giuseppe Verdi di Parma, presieduta da Andrea Rinaldi, che ha intonato l’Inno di Mameli e l’Inno alla Gioia, destando non poca emozione nei presenti. Francesca Strozzi di «Tv Parma» ha fatto gli onori di casa e presentato il conduttore della manifestazione, Massimo De Luca, invece, ha dato il vero «via» alla serata. L’intervento del Presidente della sezione di Parma, Corrado Cavazzini, che ha ringraziato tutti gli amici senza cui non poteva essere così importante la manifestazione, e i saluti istituzionali del Sindaco di Parma, Pietro Vignali, e del Presidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli, hanno accompagnato il pubblico al momento più importante: le premiazioni. L’inizio spumeggiante è con Marco Pastonesi, «Premio Stampa», grande firma de «La Gazzetta dello Sport» e personaggio veramente eccezionale, attento alle cosiddette «figure minori», come i gregari nel ciclismo, e che, prima di ricevere il riconoscimento dalle mani del collega Italo Cucci, incalzato da De Luca, ha divertito raccontando aneddoti di uno sport che ancora emoziona.
L’emozione di uno sport dipende anche da come lo si scrive o racconta e, nel caso del «Premio Radio e Televisione», proprio dalla voce perché il riconoscimento, consegnato dal Presidente di Parmacotto Marco Rosi, è andato ad Alfredo Provenzali, storico conduttore di «Tutto il calcio il minuto per minuto» che è stato accompagnato dalla sigla del programma, talmente tanto nota da essere seguita dal battito delle mani del pubblico. Un pubblico veramente coinvolto (e commosso) anche in occasione della terza premiazione, quella di Francesca Porcellato, una donna straordinaria che ha saputo affrontare, con il sorriso sulle labbra e con coraggio, le prove che la vita le ha riservato. La Porcellato, introdotta da un video emozionante, ha vinto la medaglia d’oro a Vancouver 2010 nel chilometro sprint della specialità “sitting” dello sci di fondo, mentre, al Regio ha ritirato il trofeo «Premio Sport Diversamente Abili» dalle mani del Presidente dell’Unione Parmense degli Industriali, Giovanni Borri. Il «Premio Dirigente», consegnato dalla top manager Evelina Christillin, invece, è andato ad Ottavio Cinquanta, Presidente dell'International Skating Union, carica confermata quattro volte e che tuttora mantiene, che si è soffermato sull’importanza della lotta al doping. Un altro momento toccante è stata la premiazione di Francesco Canali, accompagnato dai quattro «spingitori» Gianfranco Beltrami, Andrea Fanfoni, Gianluca Manghi e Claudio Rinaldi, al quale è andato il «Premio Sport Solidarietà», dalle mani del Presidente del Coni Provinciale, premio istituito durante la riunione della Giuria, presieduta da Vittorio Adorni, per dare voce a tutte quelle persone o fondazioni che «lottano» per farsi sentire, nello sport come nella vita e Canali, giornalista ed ex giocatore di pallacanestro, ora malato di Sla, ha commosso tutti. Dall’emozione all’euforia per le squadre titolate di Parma: Panthers Parma e Cariparma Baseball. Sul palco, erano tantissimi perché oltre ai Dirigenti (il Presidente Ivano Tira, il Team Manager Ugo Bonvicini e l’Head Coach Andrew Papoccia per i Panthers; il Presidente Rossano Rinaldi, il General Manager Massimo Fochi e il Manager Gilberto Girali, per il Cariparma Baseball), sono saliti anche alcuni dei protagonisti sul campo della vittoria dei rispettivi scudetti. Accompagnati da un video con musica travolgente e successivamente intervistati da Paolo Emilio Pacciani, Capo Servizio della «Gazzetta di Parma», i «Campioni di Parma» hanno ritirato i «Premi Ercole Negri», consegnati da Vittorio Negri, figlio dell’indimenticato Ercole, e da Roberto Ghiretti, Assessore allo Sport del Comune di Parma ma soprattutto grande amico dei Veterani dello Sport, di cui fa parte da diversi anni. Un momento molto atteso, soprattutto dopo tutto il caos che è successo intorno alla «vicenda Cassano», è stata la consegna del «Premio Dirigente» al Presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone: Garrone, prima di ricevere il trofeo dal Presidente di «Fondazione Monte di Parma» Gilberto Greci, incalzato da Massimo De Luca, ha avuto modo di ribadire la sua contrarietà alla maleducazione del talento barese, suscitando ancora più applausi tra il pubblico. Molto apprezzata anche Giorgia Bronzini, da poche settimane Campionessa del Mondo di ciclismo: un video che ha mostrato la sua crescita professionale, dai primi trionfi da bambina fino all’ultima straordinaria vittoria, hanno permesso di farla avvicinare anche ai non appassionati di ciclismo. Premiata dal Presidente di Giuria, Vittorio Adorni, accompagnato sul palco da Tarcisio Persegona, Presidente della “Tre Colli”, che ha consegnato alla Bronzini l’ordine di arrivo di Melbourne 2010, la ciclista ha dimostrato di meritare il «Premio Atleta dell’Anno». Anche l’altro «Premio Atleta dell’Anno» è stata una sorpresa: Giuliano Razzoli, sciatore e oro a Vancouver 2010 nello slalom speciale, anch’egli accompagnato dal bellissimo filmato del trionfo, ha strappato non pochi sorrisi al pubblico. Simpatico, alla mano e comunque emozionato per la vittoria olimpica e per la presenza al Regio, ha ricevuto il premio da un altrettanto emozionato Giuliano Molossi, Direttore della «Gazzetta di Parma», che ha confessato di essere stato uno dei tantissimi fedelissimi che hanno esultato per il suo trionfo. Dalla simpatia di un giovane campione all’emozione di un grande del passato, da Giuliano Razzoli a Livio Berruti. Le immagini di Roma 1960 non potevano che suscitare un groppo in gola, tanto erano belle e il resto lo ha fatto lui, Berruti, che sul palco, ha ricordato quei magici momenti, subito prima di essere premiato con la «Benenerenza Sportiva» dal Sottosegretario all’Interno, Michelino Davico, e dal Prefetto di Parma, Luigi Viana, in un «terzetto» tutto piemontese. Dall’atletica al calcio, anche qui con immagini storiche perché si parla di un calcio che non c’è più, quello con i pantaloni cortissimi, gli stadi pieni e dove i giocatori non potevano nemmeno parlare con un rivale, altrimenti erano guai. Il «Premio Una Vita per lo Sport», infatti, è andato Gianni Rivera e Sandro Mazzola, due campioni del calcio e nella vita, protagonisti di una divertente intervista condotta sempre da Massimo De Luca in cui hanno ricordato come la classica «staffetta» sia durata pochissimo in Nazionale, ma che comunque viene ricordata ancora a distanza di quarant’anni. Premiati dal Presidente dell’Unvs di Parma, Corrado Cavazzini, e dal Presidente di Banca Monte Parma, Carlo Salvatori, i due hanno poi scherzato con l’ex arbitro internazionale Alberto Michelotti, strappando non poche risate al pubblico. Ultima premiazione, ma non certo per ordine di importanza, quella della famiglia Cagnotto, una famiglia dedita ai tuffi, come ha dimostrato il filmato trasmesso sul maxischermo, in cui si potevano vedere le immagini recenti di Tania ma anche quelle meno recenti di Carmen Casteiner (la madre di Tania) e di Giorgio (il padre). Premiati dal numero uno dei Veterani Sportivi, Gian Paolo Bertoni, con il «Premio Ambasciatori dello Sport», la famiglia Cagnotto ha rivelato segreti e curiosità ai presenti al Regio, che hanno dimostrato notevole interesse per il mondo dei tuffi. La salita sul palco anche del Generale Gianni Gola, Presidente del Cism e membro della Giuria di «Sport Civiltà», non poteva che innalzare l’alto momento della manifestazione. La chiusura del manifestazione, invece, ha ricordato a tutti che per un pomeriggio il tempio della lirica era stato dedicato allo sport ma che forse, così come avevamo iniziato, era giusto finire: la «Corale Giuseppe Verdi» di Parma, intonando il «Va’ pensiero», ha portato la mente verso i lidi della musica, com’è giusto che sia al Teatro Regio. Anche se, una volta all’anno, lo sport ha dimostrato, più di una volta, di «essere a casa» anche nel tempio della lirica.
Lucia Bandini
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