Dall’Assemblea elettiva, la relazione morale 2016 del presidente Cavazzini

PAG 7 Saluto CavazziniCare Amiche, Amici, Soci tutti,
siamo qui riuniti per chiudere un ciclo e riaprirne uno nuovo: a differenza degli ultimi anni, infatti, l’assemblea di oggi sarà di carattere elettivo come avete potuto vedere dai seggi e dalle persone che li hanno allestiti e che stanno svolgendo questa funzione per il bene dell’associazione.
Oggi, dicevo, si chiude un ciclo: si chiudono quattro anni intensi, faticosi ma ricchi di soddisfazioni e di grandi emozioni. Abbiamo lavorato intensamente e migliorato in molti aspetti. Ora, per la sezione arriveranno tanti impegni ma chi opererà, lo farà sempre con l’obiettivo di migliorarla, con lo stesso spirito comune di aggregazione e di amicizia.
Quelli che verranno saranno altri anni duri, condizionati dalla crisi economica e, purtroppo, dalla crisi dei valori e proprio in quest’ultimo ambito Noi Veterani dovremo ancor più dare il nostro supporto: Noi, con la nostra esperienza, dobbiamo essere d’esempio per i più giovani, dobbiamo affiancarli e guidarli: questo è sempre stato il nostro principale obbiettivo.
Il 2016 anno che, in questa mia relazione morale, tratterò dettagliatamente e nello specifico, ci ha consentito, con i festeggiamenti del cinquantesimo di fondazione della sezione, di ripercorrere tutto quello che è successo dal 1966 ai giorni nostri, e cosa abbiamo scoperto? Tantissime cose che avevamo dimenticato ma quello che vi dicevo prima, ovvero di essere da guida per i più giovani, quello no, non l’avevamo dimenticato ed è stato un insegnamento che chi è succeduto ai soci fondatori ha sempre portato avanti con dedizione ed impegno.
libroA proposito di anniversari voglio ripercorrere questo lungo, ed impegnativo, 2016 alla rovescia e partire proprio dalla fine, dall’ultimo incontro, i festeggiamenti per i nostri primi cinquant’anni: alla Camera di Commercio abbiamo vissuto un bellissimo conviviale con soci, autorità civili, sportive e veterane, arricchito da premiazioni e voglia di stare insieme. Proprio in questa occasione, i miei vicepresidenti Renato Amoretti e Paolo Gandolfi, il consigliere Romano Maccari e il socio Alessandro Freschi, hanno presentato il volume sulla storia della sezione: un lavoro straordinario, per il quale, ancora oggi devo a tutti e quattro un grande “grazie” e un caloroso applauso.
Tornando indietro nel tempo si arriva subito all’emozione più grande dell’anno, a quella manifestazione che mi fa spendere tempo e fatica, come sa bene la mia famiglia, ma che mi regala soddisfazioni che mai avrei immaginato: Sport Civiltà. Sport Civiltà è un qualcosa di difficile da spiegare a chi non la vive: è un’emozione unica. Ve lo ripeto tutti gli anni che è un qualcosa di emozionante e coinvolgente e molti di voi lo sanno perché sono presenti, numerosi, al Teatro Regio di Parma. Nel 2016 poi siamo arrivati alla cifra tonda delle quaranta edizioni: pensate, da presidente, ho avuto la possibilità di seguire il cinquantesimo di fondazione della sezione e il quarantesimo delle edizioni di Sport Civiltà… Un doppio regalo!
Grazie al prezioso aiuto del regista Marco Caronna e del giornalista Massimo De Luca, che insieme a Francesca Strozzi di Tv Parma ha condotto l’evento, al Regio l’atmosfera, come in passato, si è fatta magica e il finale, un finale segreto fortemente voluto, ha reso tutto più speciale, vero Vittorio?

ADORNIGià perché tra gli “insostituibili” del premio ci sei anche tu Vittorio Adorni, e lo sai benissimo, per questo ti abbiamo riservato il finale sorpresa della quarantesima edizione di Sport civiltà: un meritato riconoscimento al nostro presidente di giuria che lavora come un matto per il premio insieme ai giurati da lui guidati, ai miei tre vicepresidenti, alla segretaria Stefania Milani e alla responsabile dell’ufficio stampa Lucia Bandini, tutti formano una “squadra” fortissima che, con l’aiuto dei componenti del consiglio direttivo della sezione e dell’immancabile vicepresidente nazionale Alberto Scotti, ha svolto un lavoro eccezionale.
In questo viaggio a ritroso poi troviamo, tra gli appuntamenti classici, il conviviale di San Giovanni, un appuntamento estivo che, alla Corale Verdi, richiama sempre tantissimi amici, l’assemblea della sezione, che nel 2016 non era elettiva, il premio Atleta del Mese e dell’Anno dello Sport Parmense 2015 organizzato con il Panathlon Club Parma e questa manifestazione, allestita grazie all’amico Erico Verderi di Intesa Sanpaolo nella splendida cornice della Sala delle Feste di Palazzo Sanvitale, ha vissuto un’edizione straordinaria, e all’inizio dell’anno il tradizionale premio Sant’Ilario per lo Sport che, sempre alla Corale Verdi, ha visto una serie di premiazioni che hanno coinvolto giovani e meno giovani, creando un misto vincente.
Nel 2016, inoltre, i dirigenti nazionali, per sottolineare il nostro cinquantesimo di fondazione, hanno deciso che fosse Parma ad ospitare e allestire il campionato italiano Unvs di pallavolo. Ora è giusto sottolineare che è stato un successo di pubblico, di organizzazione e…di risultati, considerato che la nostra sezione, che ha schierato due squadre, una maschile e una femminile, ha vinto con le donne!
E a proposito di questo evento mi preme ricordare chi ha voluto fortemente questa iniziativa e che ha speso le sue ultime energie per organizzare, al meglio, il campionato italiano veterani di pallavolo: Silvio Bocchi.
33 Bocchi Bocchi CavazziniSilvio è una delle note dolenti di questo 2016 perché lo scorso anno, all’inizio del mese di giugno, ci ha lasciato: è stata una grandissima, dolorosissima, perdita.
Silvio Bocchi era più che un segretario, più che un Veterano, era uno straordinario attivissimo dirigente che ha dato sempre l’anima per ogni cosa che faceva. Ci manca e ci mancherà e noi sempre lo ricorderemo con affetto.
Ma nel 2016 un’altra figura preziosa ha lasciato la nostra famiglia: Gian Franco Bellè. Quanto ci sarebbero stati utili i suoi consigli per l’organizzazione del cinquantesimo! I suoi libri, i suoi appunti erano validi in ogni occasione: giurato di Sport Civiltà e della commissione che vota il premio Atleta del Mese, Gian Franco era sempre a disposizione ogni volta che gli si chiedeva aiuto.
E questo, forse, è l’insegnamento più utile per tutti noi: la sezione ha bisogno di tutti, non di poche persone. Ognuno di noi è un valore aggiunto.
Prendete per esempio Gian Carlo Ceci che ha dato e sta dando un apporto fondamentale: da intervistatore, da direttore del notiziario della sezione, è sempre disponibile.
Altri esempi: Alessandro Freschi e Paolo Gandolfi che, con le loro mostre, portano in giro il logo dei Veterani, Mauro Melegari e la “sua” Polisportiva Torrile che ci coinvolge in ogni iniziativa, lo Csen con Angela Tassi e il suo staff per le Giochiadi.
Ecco di questo abbiamo bisogno: di iniziative da promuovere e di persone che siano disponibili a donare il proprio tempo per il bene dello sport e della sezione.
Se riusciremo in questo intento avremo certo anche la forza di aumentare, sia per quantità che per qualità, il numero dei Soci, che vorrei portare a cinquecento: questo è uno degli obiettivi per il prossimo mandato, un mandato che però, come avete capito, se avrò l’onore e l’onere di essere confermato alla guida della sezione, non sarà solo mio e di chi verrà eletto, ma sarà un mandato di tutti noi, fondato sulla forza del singolo e del gruppo, come in una squadra sportiva.
Insieme, sono sicuro, ce la faremo.
Grazie a voi,
Infine grazie, in particolare, a chi mi ha affiancato, ai miei Vicepresidenti Renato Amoretti, Paolo Gandolfi e Corrado Marvasi, tutti i consiglieri e i componenti del Collegio Sindacale, e alla mia famiglia, che sempre mi ha appoggiato in questi anni e che ancora mi ha permesso di continuare questa splendida avventura: si dice sempre che “dietro un grande uomo, c’è una grande donna”. Ecco, nel mio caso, oltre ad una grande donna, c’è una doppia, straordinaria, famiglia: la mia e quella dei Veterani.
Ancora grazie a tutti e vi saluto con un affettuoso, fraterno abbraccio veterano.

Corrado Cavazzini
Presidente Veterani dello Sport di Parma